Postura del difensore: un dettaglio importante

Spesso ci si dimentica che il dettaglio fa la differenza. Molte volte sentiamo dire, nelle interviste, da alcuni calciatori, che il proprio mister, rispetto ad altri avuti in carriera, cura molto i dettagli.

Ma quali sono questi dettagli? Si potrebbe pensare subito ai dettagli tattici, che sono altrettanto importanti, o ai dettagli tecnici legati alla qualità del singolo gesto.

Infatti, ci sono molti mister che, anche nei massimi campionati, non smettono di dare importanza a dettagli che si darebbero per scontati come quelli relativi alla postura.

Ogni ruolo oggi si caratterizza per posture che determinano il successo o l’insuccesso di un gesto tecnico.

Prendiamo ad esempio la postura del difensore. Immaginiamo un attaccante in possesso palla e che attacca in posizione frontale. La postura del difensore, quella di base, prevede una lieve divaricata delle gambe antero-posteriore sugli avanpiedi; ginocchia leggermente flesse.  

Oltre alla postura è importante rispettare la distanza, circa 1,5 m dall’attaccante per non farsi prendere in velocità e poter allo stesso momento accorciare.

La postura del difensore in questa situazione di attacco, prevede che lo stesso abbia lo sguardo sulla palla pronto ad intervenire con il piede più vicino ad essa. Il difensore deve assumere una postura tale da portare l’attaccante sul lato forte, ovvero il piede di dietro del difensore, che gli permetterà di reagire al meglio sui movimenti dell’attaccante.

Tutto questo deve essere curato nei settori giovanili. Ma anche a livello professionistico, non mancano, come dicevamo in apertura, gli allenatori che curano i dettagli tra cui la postura dei propri calciatori.

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